Cipro: il dialogo paga

, di Jacopo Barbati

Cipro: il dialogo paga

Crolla una delle ultime divisioni dell’Unione europea: la riapertura di Ledra Street rappresenta un’occasione concreta per affievolire le decennali tensioni tra la minoranza turca e la maggioranza greca.

Indipendenza unilaterale

Il 15 novembre 1983, Rauf Dentkash, Presidente incaricato, proclamò l’indipendenza unilaterale della Repubblica Turca del Cipro del Nord (RTCN) dal resto del Paese. Era soltanto l’acme di un processo iniziato 20 anni prima, poco dopo la liberazione che il simpatico isolotto ottenne dal Regno Unito nel 1960. Sono infatti del 1963 i primi scontri violenti tra i ciprioti di etnia turca e quelli di etnia greca. Nel 1964 l’ONU inviò i caschi blu e tante altre cose più o meno note accaddero fino al 1974, quando a un colpo di stato operato da filogreci (quelli di Cipro, che da qualche anno erano presenti a Nicosia e dintorni per cercare di annettere l’isola alla Grecia) risposero i turchi (quelli della Turchia, che non avevano interesse territoriale per l’isola ma si curavano di difendere i diritti della minoranza turca). La conseguenza di tutto questo si può sintetizzare nel fatto che l’invasione militare turca nel nord dell’isola spinse praticamente tutti i ciprioti greci che erano lì (circa 180000) a spostarsi verso sud, dividendo di fatto l’isola in due parti, controllata da due governi diversi. Infatti nel 1975 i turchi di Cipro del Nord dichiararono l’autogoverno, con una Costituzione autonoma e la creazione dello “Stato Federato Turco di Cipro”, quello che 9 anni dopo si trasformerà nel già citato RTCN, con un governo e leggi autonome.

... dl 1975 Cipro è un’isola con due anime ...

Peccato che tutto questo sia stato riconosciuto solo dalla Turchia. Per il resto del mondo Cipro è sempre (ed è tuttora) stata considerata come una nazione unita, ben sapendo che, alla parola “Cipro”, si intende solo la parte sud, quella dei greci. Tanto è vero che con l’entrata di Cipro nell’UE, i diritti individuali sono stati riconosciuti a tutti i cittadini (turchi compresi), anche se il turco, lingua ufficiale nella RTCN, non ha ottenuto questo status nell’Unione. Già nel 1963, la capitale Nicosia (o meglio, Lefkosia in greco o Lefkoşa in turco) subì una chiusura del punto di transito di Ledra Street, a simbolica divisione delle due parti. Non ricorda qualcos’altro?

Scene già viste

Per fortuna, anche questo “muro” ha fatto la fine dell’altro. Nella mattinata del 3 aprile 2008, Ledra Street è stata riaperta, sotto lo sguardo commosso del sindaco (greco) della capitale, Eleni Mavrou, l’espressione soddisfatta dei rappresentanti di ONU e UE, e un tripudio di palloncini colorati. Quel 18% di turcofoni musulmani si erano idealmente (ma non ancora ufficialmente) riuniti al 77% di grecofoni ortodossi.

... sì alla pace, per Ledra Street, ritornata comune ...

E la gente? I turcociprioti hanno accolto la controparte con dei cartelli recitanti “Sì alla pace”, e tutti insieme hanno passeggiato per la strada, nuovamente comune. Anche se è vero che il muro in pietra era già stato abbattuto nel 2007, rimpiazzato da uno in plastica e alluminio presidiato da soldati. Ma non era cambiato nulla.

Missione possibile

Il dialogo tra le due controparti era stato mediato dall’ONU fino al 2004, anno di entrata di Cipro nell’UE. Sempre nel 2004, ebbe luogo un referendum atto a chiedere i pareri dei cittadini sulla costituzione di uno stato federale. I turcociprioti votarono “sì”, i grecociprioti, la maggioranza, “no”.

... volontà politica a mediare tra turcociprioti e grecociprioti ...

La situazione si è sbloccata con l’elezione del presidente (ufficialmente di tutta l’isola, di fatto solo della parte sud) Demetris Christofias, il quale ha aperto le trattative con il rappresentante dei turcociprioti, Mehmet Ali Talat. La volontà bilaterale di trattare per una riunificazione della nazione ha portato all’abbattimento del muro e a iniziare trattative formali sul ricongiungimento, probabilmente già a giugno. Verrebbe da dire “il dialogo paga”. Vedremo.

Fonte dell’immagine: Flickr.com

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