Ad otto anni da quella data l’Europa sta ancora discutendo i risultati della Convenzione europea. Il Trattato di Lisbona, prima Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa, già di per sè un compromesso con poche ambizioni, ha trovato difficoltà enormi sulla strada della propria approvazione ed ancora oggi stiamo aspettando il verdetto di alcuni stati per capire se potrà entrare in vigore entro il 2009.
La storia del trattato è la storia degli stati europei, chini su sè stessi, incapaci di guardare ad un mondo che evolve molto in fretta e gelosi della loro, ormai lacera, sovranità nazionale. La storia vista dall’esterno è invece ben diversa: gli Stati Uniti cominciano a
... dopo 8 anni si discute ancora di Laeken ...
chiedere all’Europa di assumersi le proprie responsabilità in politica estera, l’America Latina e l’Africa guardano con estremo interesse al processo di unificazione europeo per cercare di ripercorrere la strada di prosperità e di pace che l’Europa ha saputo costruire e la Cina ha capito che il mondo unipolare, sotto l’egida degli Stati Uniti, è finito e che la costruzione di un nuovo ordine multipolare ha bisogno anche della presenza europea.
«La Cina sostiene il processo di integrazione dell’UE e accoglie con soddisfazione il suo ruolo sempre più utile e rilevante negli affari internazionali» (http://www.corriere.it/esteri/09_luglio_06/jintao_intervista_del_corona_ec90457e-6a15-11de-801a-00144f02aabc.shtml) questo è il richiamo del Presidente Cinese Hu Jintao nell’intervista al Corriere della Sera alla vigilia del suo arrivo in Europa per il G8.
La crisi economica ha mostrato alla Cina che il suo immenso credito nei confronti degli Stati Uniti è seriamente messo in pericolo dall’instabilità del dollaro ed è chiaro che essa non ha intenzione di legare indefinitamente il proprio destino alle politiche imprevedibili degli Stati Uniti. La crisi del sistema
... l’immenso credito cinese verso gli Us messo in crisi dal dollaro
finanziario americano ha inoltre mostrato in modo drammatico l’esigenza di sottoporre a controllo multilaterale la creazione di liquidità internazionale ed infatti già alla vigilia del G20 di Londra la Cina aveva avanzato la proposta di una moneta mondiale di riserva, scollegata dalle singole nazioni, ed in grado di garantire la necessaria stabilità monetaria.
Un governo europeo, non sottoposto ai veti incrociati dei singoli governi nazionali, non avrebbe potuto che guardare con estremo interesse alla proposta cinese. I
... i cinesi usano una bugia per dirci che il mondo ha bisogno dell’UE ...
detentori di attività finanziarie in dollari si sono infatti sempre di più rivolti all’euro, provocandone un apprezzamento altrimenti non giustificato. L’euro è già una componente importante delle riserve, dei portafogli e dei panieri valutari, ma non può sostituire il dollaro come moneta mondiale in un mondo in cui il potere economico è sempre più distribuito a livello mondiale.
Come acutamente sottolinea Sergio Romano sul Corriere di sabato 4 luglio, la Cina sta mentendo, “non è vero purtroppo che il ruolo dell’UE sia sempre più utile e rilevante. I cinesi lo sanno, ma si servono di una bugia per dirci che il mondo ha bisogno dell’UE e che gli europei farebbero bene a rendersene conto”.
1. su 10 luglio 2009 a 09:54, di Massimo In risposta a: Cina e Dollaro
Per chi volesse approfondire c’è un bell’articolo sul Financial Times «China attacks dollar’s dominance»
http://www.ft.com/cms/s/0/81f3125a-6cae-11de-af56-00144feabdc0.html?nclick_check=1
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