I federalisti sottolineano come il Parlamento europeo abbia indicato con chiarezza la via della modernizzazione del sistema fiscale, che dovra’, d’ora in poi, privilegiare il lavoro, la sostenibilita’ sociale e la riconversione ecosostenibile dell’apparato produttivo.
Il MFE richiama la Commissione europea a dar seguito alle proposte del Parlamento europeo ricordando che anche i cittadini europei, con il diritto d’iniziativa riconosciuto dal Trattato di Lisbona, potranno incalzare la Commissione, che sarà poi giudicata dagli elettori alle prossime elezioni europee. Il MFE sostiene il rapporto approvato dal Parlamento Europeo e, in particolare, l’emissione di Union Bond con alcune precisazioni:
1. Il gettito della TTF e della tassa sul carbonio, nella misura in cui è un contributo fiscale europeo e non nazionale, deve essere devoluto in misura almeno pari al 50 per cento al bilancio dell’UE in sostituzione ed eliminazione dei contributi nazionali. Il bilancio dell’UE deve essere finanziato interamente da risorse proprie europee.
2. I prelievi sulle banche devono servire a finanziare non solo i fondi nazionali di risoluzione delle crisi, ma anche un fondo europeo, perché il mercato bancario e finanziario è talmente integrato che, se si vuole evitare una nuova crisi finanziaria, non è possibile intervenire con efficacia solo al livello nazionale.
3. E’ vero che gli aiuti allo sviluppo dell’UE sono il 56 per cento del totale mondiale, ma sono nella stragrande maggioranza aiuti nazionali, spesso malamente gestiti. Gran parte di questi aiuti deve essere affidata all’UE, per piani collettivi di aiuti integrati di interi continenti – come ha potuto fare l’Europa con il Piano Marshall. I recenti avvenimenti in Nord Africa dimostrano che l’Europa dovrebbe offrire un sostanziale Piano per la democrazia e lo sviluppo del Mediterraneo, affidando alla Commissione il compito di ’’Parlare con una sola voce’’ a questi popoli.
4. I partiti che intendono proporre progetti per una crescita e per l’occupazione in Europa devono denunciare con coraggio l’insufficienza dell’attuale bilancio dell’UE, ormai congelato all’1 per cento del PIL comunitario.
...Un’Unione percepita dai cittadini europei come un’Unione politica...
Il bilancio dell’UE deve essere aumentato. Se le risorse europee sono inadeguate, un piano di sviluppo si deve basare sui bilanci nazionali. Il fallimento della Strategia di Lisbona non dovrebbe essere dimenticato. L’Unione europea verrà percepita dai cittadini europei come una Unione politica, e non come una burocrazia, quando i partiti europei avranno il coraggio di dire agli elettori quanto costa il finanziamento delle politiche europee e come verranno impiegate queste risorse. La trasparenza e la responsabilità sono due principi fondamentali della democrazia, sia essa nazionale od europea.
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