È con grande rammarico che sono stata costretta a rinunciare ad essere presente qui con voi oggi. Il federalismo è da sempre un caposaldo ideologico e programmatico della parte politica cui appartengo: ricordo che per lungo tempo il gruppo parlamentare radicale dalla camera si è chiamato “gruppo federalista europeo”.
Si dice che le crisi sono allo stesso tempo opportunità. Aggiungo che se i due termini sono anche in proporzione diretta, l’Europa ha un’opportunità enorme, perché appunto di enormi proporzioni è la crisi fiscale, finanziaria ed economica che stiamo attraversando.
Il mio messaggio, o meglio il mio appello, al vostro convegno di oggi è perciò molto semplice: non sprechiamo questa crisi.
Non sprechiamola puntando a soluzioni tecnocratiche, di ingegneria – o presunta tale – finanziaria che i cittadini europei non capiscono e che i mercati non comprano. Non sprechiamola puntando al solito minimo comune denominatore che sembra mettere d’accordo tutti mentre invece non accontenta nessuno. Non sprechiamola attraverso il solito metodo di fare – o meglio: di illudersi di fare - l’Europa a tentoni, a passi talmente piccoli che la speranza non confessata è che non se ne accorgano proprio coloro in nome dei quali dovremmo farla: i cittadini europei.
La visone funzionalista del fare l’Europa attraverso l’economia, sulle sole gambe di un’elite tecnocratica, è arrivata al capolinea – se non altro perché questa economia europea non è più in grado di spingere nulla in avanti e rischia semmai di travolgere nel suo riflusso quel poco che siamo riusciti a costruire in questi decenni, cioè il mercato interno e l’unione monetaria.
Credo fermamente che sia arrivato il momento di ripristinare il primato della politica nel processo di integrazione europea, di parlare ai cuori e alle menti dei cittadini europei, di costruire una immagine positiva attorno agli Stati Uniti d’Europa, che dica apertamente cosa c’è da perdere nella non Europa e cosa c’è da guadagnare nella costruzione di un’Europa federale. Alla luce dei rischi che stiamo correndo, gli esempi davvero non mancherebbero.
Nessuno può farlo meglio del Partito Radicale e del Movimento Federalista Europeo, che lo fanno da sempre e sempre hanno continuato a farlo anche nei momenti più difficili di questo lungo percorso per integrare l’Europa.
È per questo che auguro a questa di Ferrara e a tutte le altre vostre iniziative il più grande successo.
Viva gli Stati Uniti d’Europa.
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