Veneto e diritti umani, tra Europa e governo locale

, di Michele Gruberio

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Veneto e diritti umani, tra Europa e governo locale

All’apertura del 60° anniversario della Dichiarazione universale dell’ONU, il Veneto in prima fila per i diritti umani

L’intervento del professor Antonio Papisca alla Seduta straordinaria del Consiglio Regionale del Veneto in occasione dell’apertura dell’anno celebrativo per il 60° anniversario della dichiarazione Universale dei Diritti Umani e del 25° anniversario di fondazione del Centro Interdipartimentale sui Diritti della Persona e dei Popoli dell’Università di Padova ha suscitato grande ammirazione tra i presenti.

... 60° anniversario della dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni unite ...

Nel 1982 con la nascita del Centro diritti umani, la Facoltà di Scienze Politiche di Padova appena uscita dalla tempesta del blitz contro Autonomia operaia e i cattivi maestri ha iniziato un percorso che l’ha fatta diventare il punto di riferimento di altri 42 atenei che hanno avviato master sui diritti umani.

Il professor Papisca ha con orgoglio ha citato il messaggio di speranza e di impegno civile che è impresso sullo stemma della Regione del Veneto ed è parte del DNA della sua gente e della sua storia, Pax tibi, pace a te, con particolare riferimento all’articolo 28 della Dichiarazione universale dei diritti umani, riguardo all’impegno di ciascuno di noi a partecipare alla costruzione di un ordine sociale ed internazionale in cui tutti i diritti e le libertà fondamentali della Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.

Un ordine sociale, dunque, di eguaglianza, pace, giustizia, è realizzato quando le persone sono messe in grado di esercitare le “libertà da” e le “libertà di” e “per”, sono quindi capaci di scegliere. Così, citando Antonio Rosmini, da pochi giorni beatificato dalla Chiesa Cattolica, il prof. Papisca ricorda la

... città inclusiva, regione inclusiva, scuola inclusiva, Europa inclusiva in un mondo inclusivo ...

sua previsione sullo ius positum internazionale asserendo “la persona dell’uomo è il diritto umano sussistente”.

Un mondo che tuteli quest’ordine, deve essere parte dalla regione, e cita a questo proposito la legge regionale del Veneto “sugli interventi regionali per la promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà” del 1988, per ricordare, come secondo il principio di sussidiarietà, la ratio del sapere e del diritto universale dei diritti umani e la lezione che ne discende sono ad omnes includendos, che significa: città inclusiva, regione inclusiva, scuola inclusiva, Europa inclusiva in un mondo inclusivo.

Per questo, per urgenza occorre riordinare il quadro della governance. In questa prospettiva che interpella la responsabilità di tutti, occorre che la società civile sia più vicina alle istituzioni, in particolare a quelle di governo locale e regionale, e viceversa, per gestire un rinnovato, più forte, patto di solidarietà per il bene comune.

... uomini cittadini di una globalità sempre più inclusiva ...

Fondamentale dunque è ricordare l’ente locale quale genuino garante dei diritti fondamentali nel quotidiano, in un’autonomia originaria, quindi non negoziabile in quanto tale: negoziabili con superiori istanze di governo ne sono le modalità di esercizio. «L’architettura istituzionale dei diritti umani è pertanto necessariamente, irrinunciabilmente, federalista: tutto ruota attorno alla centralità della persona, dell’essere umano che vie nella comunità locale a prescindere dal fatto di esservi o non esservi nato…» un chiaro segno dunque dell’importanza della cittadinanza, una cittadinanza sempre più globale ed inclusiva.

Ricorda inoltre i traguardi raggiunti dal

... humana dignitas servanda est ...

Centro diritti umani di Padova, i Master aperti, l’importanza dell’università, e soprattutto l’importanza della libertà da strumentalizzazioni ideologiche e politiche.

“Humana dignitas servanda est”, questo il significato del lavoro allo sviluppo dei diritti umani, della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che quest’anno compie 60 anni, «”ad bonum faciendum”, nell’imperativo che integra e perfeziona tradizionali principi della civiltà del diritto quali “neminem laedere” e “unicuique suum tribuere”». Un grazie al professor Papisca per l’encomiabile lavoro di questi anni, e per questo bel momento regalato a tutti i presenti.

Fonte dell’immagine: Flickr.com

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