Fermiamo la febbre del Pianeta

Un Piano Mondiale per l’Ambiente, la Sanità, l’Immigrazione e il Lavoro

, di Europa in Movimento

Fermiamo la febbre del Pianeta

Un ruolo attivo dell’Unione Europea

La divisione dell’umanità in Stati nazionali sovrani impedisce di affrontare efficacemente i problemi globali, tra i quali il mutamento del clima dovuto all’attività dell’uomo, le pandemie, l’immigrazione e il lavoro. Il superamento di tale divisione , a partire dall’Europa, mediante la creazione della Federazione Europea, è fondamentale per poter decidere interventi immediati, incisivi e consistenti per la riduzione a livello planetario delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, senza i quali l’aumento della temperatura media continuerà senza soste in tutto il Pianeta, mettendo in serio pericolo la salute di tutte le specie viventi, compresa quella umana , che è la maggiore responsabile dell’attuale livello di degrado del Pianeta.

Basta con l’inerzia e l’egoismo degli Stati

Fino ad ora non sono stati adottati provvedimenti significativi, politica o misura, a livello globale capaci di contrastare la situazione climatica che sta diventando irreversibile. L’accordo raggiunto alla COP 21 di Parigi è del tutto insufficiente per ridurre le emissioni di CO2, avendo lasciato tale compito al solo mercato. Molto grave, a livello mondiale, è anche la situazione sanitaria dovuta ai circa quaranta nuovi virus causati dai cambiamenti climatici, l’ultimo dei quali è il Covid 19. Sempre più grave è anche la situazione che riguarda i problemi delle migrazioni di massa, anch’esse provocate da problemi ambientali, derivanti dai cambiamenti climatici e la disoccupazione crescente che necessita di un reddito universale erogato sulla base dell’adesione all’ “esercito mondiale del lavoro “, con relativa “leva mondiale del lavoro “. Occorre quindi ridurre le emissioni di CO2 a partire dalla Conferenza dell’ONU sul clima (COP 26), che si terrà a Glasgow in Scozia , affidando la stabilizzazione del clima a istituzioni internazionali adeguate al carattere globale della sfida climatica che, come la sfida della sanità, della salute , dell’immigrazione e del lavoro, non possono essere affrontate unilateralmente da nessun Stato del Mondo.

Bisogna affrontare insieme le sfide

È necessario che i principali Stati (Stati Uniti, Unione Europea, Cina, India, Russia, Brasile, Messico, Giappone, Sud-Africa) affrontino insieme la sfida climatica, quella sanitaria, quella dell’immigrazione e quella del lavoro, con un atto di grande rilievo politico e di risonanza mondiale da adottarsi in Scozia alla COP 26 o nei mesi immediatamente successivi.

Un Piano Mondiale per l’Ambiente, la Sanità, l’Immigrazione e il Lavoro

Occorre prevedere l’assunzione di impegni vincolanti da parte degli Stati e la costituzione di un’Organizzazione Mondiale per l’Ambiente, la Sanità, l’Immigrazione e il Lavoro (OMASIL), con sede a Ginevra, dotata di reali poteri, gestita da un’Alta Autorità indipendente e che disponga di adeguate risorse finanziarie proprie. Detta Organizzazione Mondiale costituirà lo strumento per gestire insieme sia le emergenze ambientali globali e anche quelle sanitarie, dell’immigrazione e del lavoro. L’OMASIL aiuterà i paesi in via di sviluppo a condividere la diminuzione di emissioni di carbonio (CO2) e interverrà nelle emergenze sanitarie, dell’immigrazione e del lavoro fornendo loro, da parte dei paesi sviluppati, una considerevole quota di sostegno finanziario, tecnologico e umanitario. Il modello di Istituzione proposto è quello della Comunità Europea del carbone e dell’acciaio (CECA) nel processo di unificazione europea.

Una carbon tax, una T.T.F. e una web digital tax mondiali

I mezzi finanziari propri per l’OMASIL devono derivare da entrate fiscali con l’istituzione di una carbon tax, una T.T.F e una web digital tax mondiali. L’Unione Europea ha la capacità e la volontà di assumere un ruolo di leadership nella conversione in senso ecologico dell’economia e della società mondiale, nella costruzione di un sistema sanitario mondiale e di tutela dei migranti e dei disoccupati. Lo dovrà dimostrare istituendo subito una carbon tax, una TTF e una web digital tax europea tra i paesi dell’eurozona e proponendo, a partire dalla COP 26 di Glasgow, la costituzione di un’Organizzazione Mondiale per l’Ambiente, la Sanità, l’Immigrazione e il Lavoro (OMASIL) a cominciare da quegli Stati che fin d’ora sono disponibili.

Noi cittadini europei, chiediamo:

  • Un ruolo di iniziativa e di avanguardia per l’Unione Europea nella conversione ecologica dell’economia e della società, nella tutela dei diritti di tutti i cittadini del Mondo, attraverso l’Istituzione di un reddito universale esteso ovviamente anche ai cittadini migranti.
  • Il completamento dell’Unione Federale dell’Europa con la creazione di un governo democratico europeo responsabile innanzi al Parlamento europeo, capace di parlare con una sola voce, al fine di consentire all’Unione Europea di svolgere tale ruolo con efficacia. Avanti verso la Federazione Europea per arrivare a un Parlamento Mondiale e a un Governo democratico del Pianeta.

Unire l’Europa per unire il Mondo. Firma questa petizione in uno dei siti sotto indicati:

ISTITUTO DI STUDI SUL FEDERALISMO E L’UNITÀ EUROPEA “PARIDE BACCARINI “ www.istitutoparidebaccarini.eu

EUROPA IN MOVIMENTO - www.europainmovimento.eu

CENTRO EINSTEIN DI STUDI INTERNAZIONALI DI TORINO – www.centroeinstein.it

L’appello pubblicato da Eurobull è stato lanciato e sostenuto dall’Istituto di studi sul Federalismo e l’Unità Europea «Paride Beccarini», da Europa in Movimento e dal Centro Einstein di Studi Internazionali di Torino.

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